Un paziente che non è completamente autosufficiente o che si trova in uno stato di malattia tale da poter uscire con difficoltà o che necessita di trattamenti continui, può sicuramente beneficiare dell’assistenza domiciliare infermieristica. Rivolgersi allora a un infermiere a domicilio a Roma diventa quindi fondamentale per avere un sostegno continuativo. Quando ci si trova in un regime di assistenza domiciliare, infatti, ci si può avvalere, direttamente da casa propria, di tutto il supporto infermieristico del quale si ha bisogno. Avere assistenza da parte di specialisti è anche un aiuto per i familiari che si occupano dei pazienti (chiamati anche, dall’inglese, caregivers). Oltre al trattamento infermieristico, nell’assistenza domiciliare integrata, è possibile avvalersi anche della presenta di medici e fisioterapisti.
Assistenza domiciliare semplice e complessa: le differenze
Quando si parla di assistenza domiciliare bisogna fare le opportune differenze tra assistenza domiciliare semplice e assistenza domiciliare complessa. Come suggerisce il nome, nell’assistenza semplice si eseguono delle prestazioni più “semplici” come le medicazioni, i prelievi del sangue o i cambi di catetere. Di solito i pazienti sono autosufficienti, ma anziani e hanno difficoltà a spostarsi o sono in una condizione di fragilità. Nell’assistenza complessa si eseguono invece manovre più complesse ed invasive e i pazienti non sono autosufficienti e sono dei malati gravi. Solitamente, all’assistenza infermieristica, in questo caso, si associano anche le prestazioni mediche, riabilitative e assistenziali.
Che cosa fa un infermiere a domicilio: come richiederlo
Per richiedere l’assistenza domiciliare, generalmente basta semplicemente rivolgersi al proprio medico di medicina generale (MMG, conosciuto ancora con il nome di “medico di base”), che poi segnala la situazione al Distretto Sanitario di appartenenza. Le pratiche eseguite a domicilio dagli infermieri, generalmente, sono: iniezioni di vario tipo (le più richieste sono le intramuscolari e le sottocutanee), flebo ed infusioni venose, catetere vescicale (inserimento, cambio e manutenzione), medicazioni semplici, clisteri, gestione stomie di varia natura, prelievi di sangue e di urine, misurazione completa dei parametri vitali, come misurazione della pressione, della glicemia e della saturazione di ossigeno. La misura dei parametri vitali è alla base di una buona valutazione dello stato di salute.